BENVENUTI NEL MIO MARE

BENVENUTI NEL MIO MARE!! Quì troverete incanti e sogni..........



mercoledì 20 ottobre 2010

MARE



Mare
tu che mi avvolgi con il calore
di una madre
mi tendi le tue acque
in un abbraccio confortante
mi culli dolcemente
e i miei sogni custodisci
con la tua voce esortante…
Soccorri i miei sussurri
e al mio richiamo accorri…
Protetta io mi sento
e nel tuo azzurro
io mi addormento…
Fai della mia vita romanzo
del cuore narrazione
e dell’anima mia
stupenda emozione…


lunedì 18 ottobre 2010

OGGI..........

Un arcobaleno cancella giorni un tempo grigi....cosa sarà??...io non so dirlo...nel mio animo singolarmente agitato si mescolano colori fondendosi in un unico bellissimo azzurro...
l'azzurro del mare!...
del cielo!...
ed è bellissimo poter tornare nuovamente a sognare!!.............

domenica 17 ottobre 2010

QUELLO CHE VORREI





Vorrei sentire la tua pelle sulle mie labbra
Vorrei sentire il tuo fiato che arde sul mio collo
Vorrei sentire il calore del tuo corpo sul mio...
Ascoltarti ansimare…
sei un desiderio…
una passione…
una trasgressione…
sei…
quello che vorrei…
vagano smarriti i pensieri…
il mio cuore sfinito freme.
In questo vibrante indugio…
attendo di placare
la mia febbre di te…
e poi…
rivivranno i tuoi sogni
che sono gli stessi dei miei…
e per sempre di te
vivrò….

MI VESTO


Di dolcezza io mi vesto
indossando leggiadria
il capo adorno di armonia
Vezzose le scarpe
seducenti le vesti
attraenti le calze…
Delicata nei gesti…
Di grazie nascosta….
Incanto dei sensi…
E di amore disposta….
Piacevolezza e garbo
son le mie doti…
D’Attrattiva io m’imbevo
e felice regalo virtù
nell’attesa che il tuo amore si desti…
Ma sovente mi chiedo:
mi troverai mai?
Cercami nei tuoi sogni
nei deliri della mente…
Poco ti basta
Sono la brama che agogni
dei tuoi immensi bisogni…

sabato 16 ottobre 2010

RITORNO




Dolce è la notte che scende
Tu lontano…
ma un filo sottile ci lega
un’eterna speranza ci unisce
vorrei non ci fosse più
questa distanza che ci divide
Vorrei ancora ascoltare la tua voce
che soave accarezza l’anima mia
Vorrei sentire la tua mano
sfiorare leggera il mio viso
le tue labbra sulle mie…
Avverto il calore…
Sento il tuo profumo
ma ahimè lontano tu sei…
Guardo una stella…
brilla nel cielo
forse è la stessa
che ammiri anche tu
ma non c’è conforto in questo
straziante è l’indugio
di questi interminabili giorni
attendo fremente il tuo arrivo
mi annienta l’attesa
pallido il mio cuore
in questa smania febbrile
mentre impaziente aspetto
il momento del tuo ritorno….



venerdì 15 ottobre 2010

SPLENDIDO SOGNO



Ti ho cercato nei miei sogni
Ti ho aspettato in ogni istante
della mia vita!
E ora che ti ho trovato
un desiderio colmo
di struggimento e passione
nel mio animo è conservato…
Dolce è la frase scritta con il cuore
splendente la voglia d'amare
insaziabile il mio bisogno di te!!!
Tu splendido sogno mio!!
mie le tue parole...
miei i tuoi pensieri...
miei i tuoi sogni...
tua ogni cosa di me!!!


 

giovedì 14 ottobre 2010

IO SONGO NA’ SIRENA


Io songo na sirena caggia fa…
Me piace o rummor de llonne ncoppe e scogli
Quanno e tempeste o nfuriano e quanne è calmo
Stu mare ca vulimmo nu poco bene e nu poco male
Stu mare che ce sazia e che ce nfresca
Stu mare ca ce scurdammo e pulezzà
E quando nun ce serve o ritornammo a spurcà
Io songo na sirena caggià fa…
Me piace cu stu canto e fa nn’ammurà
Ca voce mia che trase rinto o cor
Porto l’ammore e a voglia e sunnà ancora
Io sonogo na sirena caggià fa…
Addore e cozze: nà mpepata!! Pure e sirene nun ponno disdegnà
O purpetiello frisco mò sta rinto ò piatto
Ca sarzulella n’coppe è na bontà
e se scurdato e quann nzieme a me nuotava
vulesse dicere pe piacè nun me magnà
ma io songo na sirena… caggià fa……

UOMINI






Mi rendo conto che la vista degli uomini mi è indispensabile forse più della loro compagnia…per me non c’è niente di più bello che guardare un uomo che avanza con il suo procedere lento, consapevole del proprio fascino…cosciente della sua forza…alcuni camminano in fretta verso mete sconosciute…altri lentamente con una sicurezza che li rende padroni di loro stessi….sinceramente non sono mai delusa perché quelli belli dietro e brutti in viso mi infondono una sensazione di mistero…visto che purtroppo non si possono avere tutti…sono tanti ogni giorno a camminare per le strade…non m’importa chi sono né dove vanno….mi letizia guardarli con il loro incedere mascolino e a loro modo sensuale…né mi interessa se il loro cuore sia libero…tanto sono certa che tutti, prima o poi ascolteranno il mio canto…e prepotentemente mi arrogo il diritto di non lasciar perdere l’occasione…la verità è una soltanto…loro vogliono ciò che io voglio: L’amore…ogni specie di amore…quello fatto di pura passione, struggimento dolore!…quello fisico appagante…e non importa se hanno già scelto qualcuno nella vita…un desiderio dirompente spezza ogni vincolo…ogni sensata ragione svanisce dinnanzi ad un sogno!
Ma cos’hanno in più tutti questi uomini?
Il fatto di essere consapevoli marinai attratti dal mio richiamo?
Io sono la differenza alla loro realtà…
Io sono il sogno…l’incanto…l’estasi di un attimo che può durare un’eternità!

LA LEGGENDA DELLA SIRENA PARTENOPE




Numerose sono le leggende sull'origine della città Partenopea. Quella che segue, racconta di una sirena di nome Partenope, perdutamente innamorata di Ulisse, che non essendo riuscita a farsi amare dallo stesso, poiché insensibile, questi, al fascino del suo canto, decise di gettarsi nei mari del Mediterraneo, annegando nel Golfo della città di Napoli. 
Nella prima versione del mito, vi è una fanciulla dal volto umano ed il corpo di uccello (non ancora di pesce), figlia del dio del mare e della dea della terra: chiaramente, racchiude in sé tutti i caratteri della natura, è il frutto dell'unione tra acqua e terra. La leggiadra creatura vive tra le rocce, in mezzo al mare. Un giorno, la nave di Ulisse si imbatte nella zona delle sirene, e Partenope tenta di sedurre, col suo dolce quanto ingannevole canto, l'eroe della conoscenza per eccellenza, che però la respinge con astuzia. Allora la sirena si strugge dal dolore fino a commettere l'atto inconsulto del suicidio: si getta da un'alta rupe ed il suo corpo viene affidato alle onde, che lo conducono sino al golfo napoletano, dove rimane imbrigliato.
E' proprio l'isolotto di Megaride il punto di approdo della sirena leggendaria. Partenope si dissolve ed il suo corpo sinuoso si trasforma nella morfologia del paesaggio napoletano, partenopeo per l'appunto, appoggiando il capo ad oriente, sull'altura di Capodimonte, ed il piede, per così dire, ad occidente, verso il promontorio di Posillipo.
Il rito di fondazione della città si viene così a fondere col culto del paesaggio e delle sue splendide componenti naturalistiche. E' stata la corrente del mare a trascinare la vita a Napoli ed è dal mare che tutti traggono sostentamento, secondo i più elementari miti sulle origini.
Questi racconti non affatto banali, e meno semplici di quanto appaiano in prima lettura, nascondono sempre una profonda simbologia che rimanda ad una concezione filosofica della vita. Proprio questi miti, patrimonio della cultura partenopea, rischiano di andare perduti, sprofondati sotto rifiuti, informazioni superflue e consuetudini dimenticate. E' per questo che il valore del racconto non deve andar perso, per tenere sempre presenti le radici di un popolo e prendersene cura.

SENSUALE RICHIAMO


Marinaio solitario che ritorni stanco
Il tuo porto sicuro è qui
Tra le mie braccia…
Hai raccolto ormai le reti…
Nei tuoi occhi si rispecchia il mare
E le tue orecchie odono ancora
Il rumore delle onde.
Vieni a riposare le membra stanche
Domani potrai di nuovo uscire
Ma questa notte sarà solo nostra…
Le stelle trapuntano l’oscurità del cielo
Una luna argentea si specchia sull’acqua
Ascolta la mia voce…
Sussurrarti parole d’amore…
Immagina le mie labbra calde…
Pronunciare il tuo nome…
Reclamare le tue carezze…
Io ti regalerò la dolcezza che brami
La passione che desideri
Il riposo che cerchi…
Mani carezzeranno i tuoi muscoli stanchi
E avide cercheranno le tue
Dita si intrecceranno come in una danza antica
E l’estasi appagherà
Ogni tuo desiderio
Ma non domandarmi chi sono
Un alba struggente mi porterà lontano
E nel tuo cuore
Lascerò solo il mio ricordo….
di Sirena Megaride  @tutti i diritti riservati

SOGNI E INCANTI di una Sirena del mare


Le onde del mare cullano i desideri che vivono nel nostro animo………e non c’è rifugio alcuno che possa spezzare l’incantesimo di una speranza…la sottile coltre che ricopre il nostro cuore non è altro che un eterno e antico bisogno di sognare…….E come un messaggio trasportato dal mare in una bottiglia io lascio il mio pensiero tra le pagine di un nuovo mondo…….esso solcherà queste infinite acque approdando su spiagge sconosciute….Che cos’è un sogno? È speranza, desiderio, una passione che pervade il cuore, un sole che brilla nell’oscurità dei pensieri, un profondo bisogno che ci accomuna tutti, una voglia incancellabile di speranza e d’amore…